LUNA PATRIMONIO DELL’UMANITA’

Mi ha sempre fatto un certo effetto sentire circolare la notizia che l’Unesco ha proclamato la luna proclamata patrimonio dell’umanità. A me è venuto un dubbio: forse fra un po’ ci faranno pagare il biglietto addirittura per vederla. Idem per il sole. Non se ne parla delle stelle che sono state da tempo oscurate dallo smog delle nostre città.

Dire che il sole e la luna sono patrimonio dell’umanità è la grande contraddizione, insista nella mentalità moderna secondo la quale i beni della creazione vengono considerati un bene calcolabile, appunto un “patrimonio”, ossia beni da possedere. Certo l’Unesco parla di un bene gratuito. E ci mancherebbe! Questo però non cambia il significato e la paradossalità di una tale dichiarazione.

Il cielo, la luna, le stelle, il sole esistono e basta, non possono essere oggetto patrimoniale, e quindi calcolabile. Se ci sentisse san Francesco credo che reagirebbe fortemente. Ciò che esiste, esiste e basta.

E’ strano questo modo di pensare degli uomini per i quali ogni cosa costituisce  valore patrimoniale, un bene da possedere. Ma la luna non è da possedere bensì da contemplare. Il cielo sopra di noi non può essere usato dall’uomo, manipolato da qualcuno in nessun modo e nemmeno posseduto. Possiamo solo trasformare la terra mediante il lavoro intelligente dell’uomo (ecco il patrimonio che sono i parchi e quant’altro) e quando interviene l’uomo guidato solo da una mentalità produttiva e non conservativa fa solo disastri! Nella Genesi Dio ha parlato chiaro, ha affidato all’uomo la terra, per custodirla e lavorarla perché sia utile all’uomo. Custodirla e lavorarla secondo il comando di Dio creatore.
Insomma siamo di fronte a un linguaggio che rivela sempre più la grave frattura del rapporto Creatore e creatura!

E’ triste pensare a un mondo di persone che più che contemplare tentano di possedere, più che ascoltare la musica la registrano.
Triste quel giorno in cui qualcuno farà pagare il biglietto per vedere un bel tramonto.