CARE SORELLE DELLA CARITA’

Dinanzi a Tabernacolo in adorazione dell’Onnipotente ed Eterno Dio oggi il mio pensiero non si stacca dal fatto, definito da Papa Bergoglio “atto di violenza insensata e diabolica” dell’attacco jihadista contro le Suore Missionarie della carità costato la vita a quattro suore e a dodici collaboratori ad Aden in Yemen. Le loro vite sono state spente nel silenzio pressoché totale dei media; creature donate pienamente al servizio degli ultimi, miti Sorelle della Carità che il mondo ha imparato a conoscere ed apprezzare grazie alla Madre Fondatrice, l’angelo dei più poveri tra i poveri, Madre Teresa di Calcutta. Nel telegramma di cordoglio a voi indirizzato da Papa Francesco trovo espressi anche i miei sentimenti: “La morte delle suore nello Yemen svegli le coscienze, guidi a un cambiamento dei cuori e ispiri tutte le parti a deporre le armi e ad intraprendere un cammino di dialogo”. Oggi, pregando davanti a quel Santissimo Sacramento che era per voi luogo quotidiano di silenziosa preghiera ho avuto la profonda percezione del valore del vostro sacrificio e la certezza che il vostro sangue silenziosamente versato per Cristo rinnova dal profondo la cristianità tutta e la rende più fedele al Signore mentre la spinge ad annunciare con determinazione e parressia il Regno di Cristo che dura in eterno. Grazie sorelle! In voi, vittime innocenti, amanti di Colui che è la Vita e l’Amore ritrovo la bellezza della consacrazione totale a Dio e la certezza che il vostro sacrificio è seme di vita nuova.