RELIGIONI PER LA TERRA

“Quale futuro per la casa comune” è l’incontro che si svolge in questi giorni in Vaticano, organizzato dal Pontificio Consiglio per il dialogo religioso insieme alla Conferenza Episcopale Italiana. Un “patto” interreligioso per la custodia della terra. L’intento è quello di difendere la terra dalla minaccia di un clima che è in continuo cambiamento a motivo dei moderni stili di vita che sfruttano la natura senza rispettarne le leggi unitamente ai sistemi economici che spesso sono all’origine della sofferenza e della povertà di diverse popolazioni. L’incontro è l’occasione per condividere esperienze e riflessioni sull’uomo e l’ambiente nel quale egli abita come casa comune. L’occasione è offerta dall’Enciclica di Papa Francesco “Laudato sii” dedicata appunto all’ambiente creato da Dio per le sue creature, ossia gli uomini. Una riflessione a più voci dunque per comprendere l’attuale situazione esistenziale dell’uomo e del suo ambiente vitale. Di fronte alla situazione globale di timore per i rischi ambientali dovuti a scelte non rispettose dell’ambiente è infatti importante far emergere l’importanza del rispetto verso tutto il creato e soprattutto verso l’essere umano posto da Dio al centro dell’universo. La coscienza dei cambiamenti globali nel campo ecologico impone un nuovo stile di vita e un diverso sistema economico che apra l’uomo alla speranza evitando catastrofi naturali e conseguenti migrazioni forzate. Negli ultimi decenni è cresciuta la consapevolezza che ciò che accade in un luogo si ripercuote in misura più o meno accentuata in tutto l’universo. Di conseguenza si fa strada tra i popoli la coscienza di vivere tutti sotto lo stesso cielo e la percezione profonda del legame che unisce tra loro gli esseri umani con il mondo e con l’intero universo.