“Chi fa la carità al povero fa un prestito al Signore che gli ripagherà la buona azione” (Pro 19,17). E in un altro brano dei Proverbi si legge: “Non dire al tuo prossimo. Va’, ripassa, te lo darò domani, se tu hai ciò che ti chiede” (3,28).
L’elemosina è un atto con cui si soccorre materialmente un indigente. E’ un fiore di carità che va a vantaggio di chi la riceve e anche di chi la fa. Dunque le opere di carità cancellano un gran numero di peccati. Dice un proverbio cinese: “Meglio asciugare una lacrima al povero che ottenere cento sorrisi da un potente” .
Aiuta il povero senza chiedere il contraccambio: “Se aspetti la gratitudine non sei un benefattore, lo sarai veramente quando ti arriva una pedata. Il bene che fai forse verrà domani dimenticato, non importa, fa’ il bene. Non calcolare, fa’ il bene, subito, perché : “Dà un doppio soccorso al povero chi ne dà in fretta”.
Vuoi essere felice? Ama il povero, da’ il meglio di te e l’amore sarà premio all’amore.