PIGRIZIA

“Come aceto ai denti e il fumo agli occhi così è il pigro per chi gli affida un incarico” (Pro 10,26). E sempre nei Proverbi si legge: “La via del pigro è come una siepe di spine” (15,19). E l’altro: “Il pigro tuffa la mano nel piatto, ma dura fatica a portarla alla bocca” (26,15).

Le immagini del pigro sono molto frequenti nella Bibbia. Esse producono un senso quasi fisico di fastidio: i denti sembrano stridere e gli occhi irritarsi. C’è gente che pensa che tutto debba cadere dal cielo, si alza tardi e sta con le mani in mano eppure, si dice, “aiutati che il ciel ti aiuta”. Un proverbio popolare suona così “Se schiena non lavora pancia patisce”. Il contrario della pigrizia è il lavoro perché “la mano pigra fa impoverire, la mano operosa arricchisce” (Pro 10,4) e “chi dorme non piglia pesce”.
Comune è anche il detto “Mani callose, mani gloriose”, certo, perché il lavoro nobilita l’uomo e lo eleva a dimensioni gloriose.

Dunque, la vera sapienza è anche impegno, serietà, operosità, coscienza delle proprie responsabilità. L’inerzia è vuoto e, secondo il  proverbio biblico,  “l’indolente non riuscirà mai ad arrostire la selvaggina mentre l’uomo laborioso abbonderà di tesori” (Pro 12,27).

“L’ozio è padre di tutti i vizi”, si dice. E ancora “l’ozio è il capezzale del demonio”, perché l’uomo in ozio è più tentato a fare il male.
Non cedere dunque alla pigrizia, perché i vizi nascono e si alimentano dall’inattività voluta.