PENSIERO E PAROLA

“Una mente saggia rende prudente la bocca e sulle sue labbra aumenta la dottrina” (Pro 16,23). E il proverbio popolare gli fa eco: “Il dotto si conosce dal suo parlare e le campane dal suonare. L’uomo si conosce dal suo linguaggio”. Dalla Bibbia viene l’invito a vigilare perché dalla bocca esca solo la verità: “Tieni lontano da te la bocca perversa e allontana da te le labbra fallaci” (Pro 4,24). Parole veritiere dunque  perché, come recita un proverbio, “la verità viene fuori come olio sull’acqua”.

L’uomo ha il dono della parola e ogni parola, scelta all’interno del nostro ricco vocabolario, è un veicolo che trasporta un concetto, riveste un’idea, un pensiero: più essa è aderente al concetto interiore di chi la esprime, più è vera e preziosa. Dunque la parola per essere efficace deve rimanere fedele al silenzio che la sorregge. E’ noto infatti che chi ama il silenzio ama anche la parola perché la parola autentica scaturisce solo dal silenzio, l’esprime e in esso ritorna. Il silenzio è lo spazio che attraversano le parole e le parole più belle sono le voci stesse del silenzio.

“Dio ci liberi dalle troppe parole” invocava Sant’Agostino, e soprattutto diciamo da quelle che non procedono dal silenzio.