LIBERTA’ VO’ CERCANDO

Libertà, parola magica che irrompe nel mondo globalizzato. Libertà, di esistere, sogno o utopia, libertà di fronte ai diritti civili, ai diritti degli altri, come dire individualismo. E l’individualismo, nonostante ciò che comunemente si dice, è il frutto malato della nostra società. In nome della libertà un gruppo di adolescenti, nel milanese, per filmare con il telefonino i propri atti vandalici, ha distrutto la scuola. Libertà, certo, e però gli individui non sono felici. Troppi sono gli stimoli del nostro vivere attuale, le sollecitazioni che non trovano appagamento. Libertà di fare ciò che si vuole dicono i giovani per i quali, oltre che nell’ottenere un lavoro e un salario decente, sarebbe una spinta alla libertà stessa, il ristabilimento di un possibile limite. Intendo dire la ricucitura di alcune regole ormai strappate, il recupero di una qualche autorità. Il padre è una figura sbiadita, i professori hanno paura persino di insegnare e nessuno sa dare più l’esempio che è persino considerato fuori moda. Ovunque si registra un allargamento dei consumi, con telefonini e navigazione da internauti, discoteca e televisione. Nessun sano richiamo all’ordine, se non costituito, quantomeno nel senso di una ritrovata interiorità giovanile. Tutti liberi di fuggire da se stessi magari immergendosi nel chiasso assordante; diritto allo studio, al lavoro alla casa ma nessuna possibilità di essere veramente liberi di completare un giusto percorso giovanile, certamente aperto, forse confuso ma articolato. E invece no, bevi, balla, fa quello che ti pare, consuma e non pensare. Sembra una giaculatoria di moralisti troppo maturi, sì perché si è vecchi solo quando si smette di pensare agli altri, in qualsiasi modo. Già, i vecchi, che avrebbero diritto ad una sola libertà: quella di poter essere appunto tali senza doversene vergognare e di essere assistiti con amore. Vecchi che nessuno ascolta più in un mondo svuotato dei sentimenti Libertà è passare dal ri-sentimento al sentimento, spostare le motivazioni delle nostre azioni dalla ragione al cuore. Questa è la strada verso la vera libertà, per non fuggire dai doveri per non cadere nell’inganno e nella follia dei nostri giorni. Trova la libertà solo chi semplicemente sa cambiare di segno e di sede la stessa libertà: dal benessere all’essere, dalla testa al cuore dove si trovano le motivazioni delle nostre azioni libere e grandi.