FEDE, CULTURA E SOCIETA’

Viviamo in tempi di grandi trasformazioni a tutti i livelli, caratterizzati da una accelerazione senza precedenti nella storia dei popoli. Tali cambiamenti epocali sia nel campo sociale e civile come in quello etico, culturale e tecnologico, pongono delle sfide nuove che vanno affrontate con sapienza e determinazione. In questi momenti difficili è più che mai necessario ritrovare alcuni valori culturali ed etici fondativi. La visione cristiana profondamente innervata all’interno della società e della cultura costituisce un dato di fatto e una realtà assolutamente imprescindibile. Nel cambiamento globale un fatto resta indiscutibile per chi crede e anche per chi non crede: l’Incarnazione del Figlio di Dio: “Il Verbo si è fatto carne e ha posto la sua dimora in mezzo a noi” (Gv 1,14). Per questo il cristianesimo nei suoi duemila anni di storia, più di ogni altra visione della vita, si intreccia tra fede e storia e pertanto tra religiosità e società. A questo proposito è utile ricordare quanto diceva Goethe relativamente al cristianesimo, egli lo ha definito “la lingua materna” dell’Europa, una fede e una cultura che ha lasciato una impronta indelebile nella formazione dei popoli europei. Con la scoperta del Nuovo Mondo la fede e la cultura cristiana si è diffusa attraverso l’azione missionaria fino a raggiungere i confini del mondo. E’ indubbio che anche oggi la relazione armonica tra fede, cultura e società e la necessaria educazione alla crescita sia individuale che collettiva delle tre dimensioni è e resta il segreto dello sviluppo dei popoli, del benessere, della pace e della libertà.