11 Febbraio - Beata Vergine di Lourdes

Lourdes è un nome abbastanza diffuso nell’onomastica, soprattutto in Portogallo e Francia.
A Lourdes, piccolo centro dei Pirenei ai confini con la Spagna, s’innalza oggi il grandioso santuario dell’Immacolata Concezione, sorto in seguito alle diciotto apparizioni della Madonna sulla grotta di Massabielle a Bernardette Soubirous, avvenute tra l’11 febbraio e il 16 luglio 1858.

La grotta dell’apparizione serviva da riparo ai maiali, per conservare la legna perché non si bagnasse. Bernardette lo sa. La legna in casa è finita, e piove troppo forte per andare nel bosco. Per giungere alla grotta deve guadare a piedi nudi un torrente.

La ragazza, che soffre di asma, esita a mettere i piedi in acqua e si attarda. Un fruscio tra gli alberi le fa alzare gli occhi in direzione della grotta e vede una Signora dal volto luminoso e sorridente, vestita di bianco con un nastro azzurro ai fianchi, il braccio destro recante una corona del Rosario.

Appare e le dà messaggi di penitenza e preghiera per i peccatori.
Nell’apparizione del 25 marzo, festa dell’Annunciazione, su triplice invito di Bernardette a manifestare il suo nome, la Vergine, congiungendo le mani all’altezza del petto e rivolgendo gli occhi al cielo, rivela: “Io sono l’Immacolata Concezione”. E in un’altra apparizione la Signora manda Bernadette a bere alla sorgente… che in quell’attimo sgorga ai piedi della roccia.
Nel 1862 viene edificata la prima chiesa, e vengono approvate le apparizioni e il culto pubblico a “Nostra Signora di Lourdes”. La chiesa, inaugurata il 19 maggio 1866, è chiamata Cripta, ed ha l’altare proprio sulla Grotta delle apparizioni. Alcuni anni dopo viene realizzato il grandioso santuario, formato da due chiese: la basilica superiore dell’Immacolata Concezione e quella del Rosario.

Da 140 anni folle di pellegrini si recano a Lourdes; qui avvengono miracoli e guarigioni, e vi si giunge per chiedere consolazione e serenità. Giovanni Paolo II nel 1993 ha scelto l’11 febbraio come data dedicata alla “Giornata mondiale del malato”.

Pensiero del giorno

La sofferenza è una vocazione ad amare di più: è una chiamata misteriosa a partecipare dell’infinito amore di Dio per l’umanità.  (Giovanni Paolo II ai volontari d sofferenza 23 maggio 1987)

Suffering is a vocation to love more: it is a mysterious call to participate in God's infinite love for mankind.