28 Novembre - Caterina Labure'

Vieni nella cappella! La santa Vergine ti aspetta...", disse una notte un bimbo a Caterina, che racconta: “Ella (la Vergine) è seduta sulla poltrona del priore, io appoggio le mani sulle sue ginocchia e mi dice: Figlia mia, il buon Dio ti vuole affidare una missione: avrai sofferenze, ma le supererai, pensando che è per la gloria di Dio.
Abbi fiducia, i tempi sono tristi, piomberanno sulla Francia delle sventure, il trono del re sarà rovesciato, la Croce sarà minacciata, il sangue scorrerà per le strade…Quando succederanno queste cose vieni a pregare ai piedi di questo altare: da qui si diffonderanno le grazie sui grandi e sui piccoli”.

E' questo il resoconto della prima apparizione della Madonna a Caterina Labourè, un religiosa vissuta nell’ombra e al servizio dei poveri, chiamata la “santa del segreto” perché durante tutta la vita non rivelerà a nessuno - se non ai confessori e alla sua superiora - gli straordinari doni di cui era stata dotata.

Nata il 2 maggio 1806 a Fain-les-Moutiers, un paesino della Borgogna, e rimasta orfana di madre a soli nove anni, con 7 fratelli e 2 sorelle a cui badare, Caterina è costretta a rinunciare alla scuola per rendersi utile in famiglia.

Entrata nel 1830 nel convento parigino delle Figlie della Carità in Rue du Bac, inizia ad avere quasi subito visioni; nella notte tra il 18 e il 19 luglio, Caterina ha la prima apparizione della Vergine. La Madonna le appare  contornata da un’aureola con la scritta: “Maria, concepita senza peccato, pregate per noi”, e le mani che irradiano luce. “I raggi che escono dalle mie mani – le dice la Vergine – sono le grazie che mi vengono chieste”.

Il 27 novembre, poi, la Vergine la invita a far coniare una medaglia con la sua immagine, e sul retro una grande “M” sormontata da una croce accanto ai Sacri Cuori di Gesù e di Maria.

E una volta coniata la medaglia avviene che le grazie ottenute si moltiplicano, tanto che i fedeli parlano subito di una “Medaglia miracolosa”. E poco dopo una conversione istantanea, avvenuta nel 1842 nella chiesa romana di Sant’Andrea delle Fratte, rilancia a livello mondiale questa devozione mariana ancor oggi molto diffusa.

Caterina muore il 31 dicembre 1876, è stata beatificata nel 1933 e canonizzata nel 1947. 

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