Callisto, nome che in greco significa bellissimo, è il santo dal quale prendono nome le Catacombe sulla via Appia Antica a Roma. La sua storia sintetizza splendidamente lo spirito del primo cristianesimo - costretto a confrontarsi con la corruzione e le persecuzioni dell'impero romano – e ci trasmette una vicenda umana e spirituale assolutamente unica, che vide uno schiavo di Trastevere, ladro e usuraio, divenire Papa e martire del cristianesimo.
Nato intorno alla metà del II sec, e divenuto ben presto schiavo, Callisto mette a frutto il proprio ingegno, sino a conquistare la fiducia del suo padrone, che lo rende liberto e gli affida l'amministrazione dei propri beni.
E' l'inizio di una serie di traversie che lo porteranno per due volte a essere condannato per furto e truffa, a girare la macina del mulino, e in seguito, a lavorare come schiavo nelle miniere in Sardegna. Quest'ultima prova, che lo pone a contatto con la vera sofferenza, provoca in lui una profonda trasformazione, lo spinge ad abbracciare il cristianesimo e a porre i suoi rari talenti al servizio della comunità.
Ordinato diacono, viene nominato "Custode" del cimitero cristiano sull’Appia Antica, catacombe che si sviluppavano su quattro piani per 20 km. E’ così apprezzato che, alla morte del pontefice Zefirino, la comunità romana nel 217 lo elegge papa, il 15° successore di Pietro. Ma il prete Ippolito, asceta severo, non accetta questa elezione a causa dell’atteggiamento conciliante di Callisto verso i peccatori pentiti. Molti, infatti, compresi adulteri e prostitute, pur di aver salva la vita avevano finto di riconvertirsi ai culti pagani.
Per la prima volta la Chiesa di Roma conosce lo Scisma, che vedrà con Ippolito addirittura la consacrazione di un Antipapa. Callisto però non recede, e dichiara che ogni peccato, compresa l’apostasia, quando si è pentiti, può essere perdonato. E non indietreggerà neanche quando, nel 222, sotto la persecuzione dell’Imperatore Alessandro, verrà fatto prigioniero, gettato in un pozzo e lapidato.
Quel pozzo si conserva ancora nel giardino dell’ex convento di San Callisto annesso all’omonima chiesa, a fianco a quella della Basilica di S. Maria in Trastevere, la prima chiesa della storia dedicata alla Madonna, che la tradizione vorrebbe costruita proprio da papa Callisto.
Sepolto a Roma, sarà in seguito traslato nella Basilica di Santa Maria in Trastevere.
E’ invocato da chi, caduto nel pozzo disgraziatamente o perché vi si è gettato per mettere fine ai propri giorni, vuole essere soccorso.A chi rimprovera di essere più mariani che cristiani, di lodare sempre Maria, dimenticando il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, ricordiamo che il Rosario è soprattutto la lode della Trinità (Piero Bargellini)