16 Settembre - Cornelio e Cipriano

La violenta persecuzione anticristiana di Decio, che costa la vita a migliaia di cristiani, solleva all’interno della chiesa la questione dei cosiddetti “libellatici”.
Sono i cristiani che per sfuggire alla condanna capitale si procurano sottobanco il “libellus”, cioè il certificato che li dichiara buoni e onesti cittadini per aver reso omaggio alla statua di un idolo con qualche grano di incenso.
Chi invece apertamente rinnega Cristo viene dichiarato lapsus, cioè caduto.

Terminata la persecuzione, papa Cornelio concede il perdono ai lapsi che possono essere assolti in punto di morte. Ma un presbitero romano intransigente, Novaziano, contesta il diritto di perdonare coloro che non hanno reso testimonianza alla fede, e, dopo aver dichiarato Cornelio decaduto, si autoelegge papa. Il vescovo di Cartagine, Cipriano, si schiera con il legittimo pontefice e contro l’antipapa Novaziano.

Cornelio, nome di antica famiglia romana, era stato eletto capo della chiesa di Roma dopo oltre un anno di sede vacante. Il motivo di tale ritardo è da attribuire ai contrasti sorti con l’antagonista Novaziano sulla giustezza o meno di perdonare quanti avevano rinnegato Cristo per sfuggire al martirio. Viene poi mandato in esilio, dove muore tra le sofferenze.

Curioso il motivo per il quale è diventato patrono dei bovini. Si narra che i missionari impegnati nel convertire i pagani di Carnac, per riuscire nei loro intenti, pensarono bene di trasformare la più venerata divinità locale, il mostruoso e cornuto Cornennus, in qualche santo cristiano. La scelta andò su Cornelio, per via dell’assonanza del nome. Un minimo di decenza impedì però di raffigurare il santo con le corna in testa, corna che vennero così spostate nelle mani di Cornelio. I pagani, contenti della sostituzione, si convertirono, adottando Cornelio come protettore di mandrie e greggi. Anche nell’arte il santo papa viene sempre raffigurato con un corno bovino in mano.

Cipriano nasce a Cartagine da una famiglia patrizia. Si converte al cristianesimo dopo una brillante carriera come docente di retorica. Si impegna a diffondere la fede e per la sua carità ben presto è eletto Vescovo. La sua elezione è avvenuta nel 248 in coincidenza con il nuovo editto imperiale contro i cristiani. Si allontana da Cartagine durante la persecuzione di Decio, per farvi ritorno per poter confortare la popolazione colpita dalla peste e per dare testimonianza di fedeltà a Cristo dinanzi al proprio gregge.  La sua celebrità è dovuta alle numerose opere scritte prima tra tutte quella sull’unità della Chiesa. E’ invocato contro la peste ed è patrono dell’Algeria e dell’Africa settentrionale.

Pensiero del giorno

Dai con gioia, subito, con decisione, così come vorresti ricevere, perché così sarai ricambiato (Seneca)