2 Giugno - Marcellino e Pietro

Nei primi secoli il martirio era la testimonianza più significativa e determinante per la conversione al cristianesimo, tanto da far dire a Tertulliano che “non appena la verità venne nel mondo, con la sua sola esistenza provocò l'odio”, ma “la verità combatté da sola” e “il sangue dei martiri divenne seme di nuovi cristiani”.

Si comprende perché scrittori come Origene esortassero i cristiani al martirio, e perché le comunità avessero in grande onore i loro martiri, venerandone le reliquie e tramandandone le memorie orali e scritte.

Marcellino era sacerdote, mentre Pietro era esorcista, nel terzo gradino, cioè, della scala degli Ordini sacri che conduce al sacerdozio. Ambedue erano cristiani di Roma, martirizzati sotto l’imperatore Diocleziano verso il 303.  Papa Damaso ancora giovane raccolse dalla voce del carnefice il racconto della loro esecuzione, avvenuta al terzo miglio dell’antica via Labicana, l’odierna Via Casilina, dov’è oggi la località Torpignattara.
I due, intrepidi nel confessare apertamente la propria fede, vengono condannati dai giudici che, volendo far perdere le loro tracce e impedire ai cristiani di venerarne le reliquie, avevano ordinato che l’eliminazione avvenisse in un luogo nascosto, in mezzo a un bosco.

Marcellino e Pietro sono quindi condotti dal carnefice fuori città, in una località detta dei “Due Lauri”.  
Qui sono costretti a scavarsi la fossa con le proprie mani. Decapitati, vengono immediatamente sepolti.  Dopo un certo tempo una pia matrona, Lucilla, rinviene i loro corpi e dà loro una sepoltura più degna. 

L’imperatore Costantino, per desiderio della madre, edifica sulla la loro tomba una basilica, e vi costruisce a lato il mausoleo dove pone le spoglie di Elena, prima di trasferirle a Costantinopoli. Secondo il costume del tempo, infatti, i grandi ambivano farsi seppellire presso la tomba dei martiri.

Per onorare la loro memoria, nel 1751, all’incrocio tra via Merulana e via Labicana, è stata costruita la chiesa dei Santi Marcellino e Pietro, sul basamento di un’antica domus.

Pensiero del giorno

«Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri,
Dio rimane in noi e l'amore di lui è perfetto in noi»
(S. Giovanni)