15 Maggio - Isidoro l'agricoltore

Isidoro, dal nome di origine greca che significa “dono di Iside”, ha conquistato la santità lavorando la terra e trascorrendo tutta la vita a guadagnarsi il pane in una fattoria a Torrelaguna presso Madrid.

Nasce a Madrid, città di cui è patrono, intorno al 1070 da una famiglia molto povera. E’ costretto ancor giovanissimo a cercarsi un lavoro di bracciante in campagna. Per la sua pietà ed onestà deve sopportare molte angherie sia da parte del datore di lavoro sia dai compagni di fatiche.

Il Signore, tuttavia, premia la pazienza del mite bracciante. Isidoro è assunto da un proprietario terriero, Giovanni Vargas, che ne fa il suo braccio destro.

Bersagliato nuovamente dall’invidia e dalla maldicenza degli altri braccianti, Isidoro accetta serenamente la prova senza protestare.

Il Vargas, invece, vuole vederci chiaro e, appostatosi vicino al campo dove lavorava Isidoro, lo sorprende inginocchiato a pregare. Poco lontano vede, tuttavia, un angelo che sospinge l’aratro ed un altro che guida i buoi.

Da quel giorno, è facile comprenderlo, la stima si muta in devozione.

Assecondato dalla pia consorte, in una nobile gara di carità verso il prossimo, Isidoro non trae vantaggi personali dalla benevolenza del datore di lavoro: continua a lavorare la terra con alacre dedizione, spartendo con i poveri i beni materiali procurati col sudore della propria fronte.
Ha sempre qualcosa da donare ai bisognosi, perfino ai passeri, per i quali, recandosi al mulino, sparge sulla strada innevata manciate di grano, senza che il contenuto del sacco diminuisca di peso.

Muore il 15 maggio 1130. Filippo II, attribuendo la sua guarigione all’intercessione del santo contadino, di cui si era fatto portare alcune reliquie, diviene uno dei più zelanti promotori della sua canonizzazione.

E’ patrono degli agricoltori del Canada, del Messico e della Spagna, ed è invocato per un buon raccolto e contro la siccità. 

Pensiero del giorno

Come nella generazione naturale vi è un padre e una madre, cosí nella generazione soprannaturale e spirituale vi è un Padre che è Dio e una madre che è Maria  (S. Luigi Grignion di Montfort)