15 Aprile - Anastasia

«Voi sapete che è norma universale che la giustizia patisca quaggiù un conflitto continuo col mondo: così è stato da quando il giusto Abele è stato ucciso, e dopo di lui sono stati uccisi i giusti, i profeti e gli apostoli.  Ma Gesù si è costituito come esempio invitando a seguire la sua via: “Non temete coloro che uccidono il corpo ma non possono uccidere l’anima. Piuttosto temete colui che può far perire sia l’anima sia il corpo». E’ questa una delle tante esortazioni di san Cipriano che Anastasia ha fatto sue.

Anastasia, dal nome che in greco significa risorta, è una martire del primo secolo che, insieme con Basilissa, diviene discepola degli apostoli Pietro e Paolo. Con loro c’è anche la matrona nobile Lucina. Tutte e tre avrebbero avuto lo stesso ruolo delle “pie donne” che seguirono Gesù lungo la via dolorosa, fino al Calvario.

Anastasia, Basilissa e Lucina avrebbero, infatti, confortato con la loro presenza gli ultimi istanti del principe degli apostoli, Pietro, e dell’apostolo delle genti, Paolo, dando poi sepoltura ai loro corpi martirizzati.

Ella insieme con altre donne ha sepolto l’apostolo Pietro poco lontano dal circo di Nerone, ai piedi del Gianicolo, dove oggi sorge la basilica che porta il suo nome. Paolo invece viene sepolto nella proprietà di Lucina, presso il Tevere, lungo la via Ostiense.

Più tardi i corpi dei due apostoli vengono portati nella necropoli dell’Appia, alle catacombe di San Sebastiano.

Sul luogo del sepolcro originario, dove già era stata eretta una “memoria”, l’imperatore Costantino innalza la basilica di San Pietro e gli imperatori Valentiniano II, Arcadio e Onorio quella di San Paolo, per collocarvi le preziose reliquie.

Anastasia, tuttavia, è annoverata nell’elenco dei santi non solo per questo. Quel gesto di pietà la espone alla ritorsione dei persecutori; in quello stesso anno, sotto Nerone, subisce la mutilazione della lingua, e poi è trapassata dalla spada, pagando così col martirio la sua aperta professione di fede.

Pensiero del giorno

"In ogni attività la passione toglie gran parte della difficoltà" (Erasmo da Rotterdam)