“Ci sono amici che mandano in rovina e ci sono amici più affezionati di un fratello” (Pro 18,24). E in un altro passo dei Proverbi “Un amico ti ama in ogni circostanza, è un fratello nel giorno dell’avversità” (17,17). La vera amicizia, secondo il poeta biblico, può rendere unite due persone più di un legame di sangue.
Il detto popolare riferisce: “Si può vivere senza fratelli ma non senza amici”: tutti cerchiamo una mano amica che ci risollevi se siamo caduti, che ci guidi se siamo immersi nel buio, che gioisca con noi se tutto va bene. Ma è “nelle malattie e nella necessità che si conosce l’amistà”. Cicerone ha scritto che “l’amico certo si riconosce nel pericolo e nella sventura” perché l’amicizia si conosce dai fatti, non dalle parole.
Ci sono amici veri e falsi. Questi sono come l’ombra che ci  segue solo finché dura il sole. Per questo sono pochi i veri amici, anzi la  loro quantità è spesso in ragione inversa del loro valore. E come ha detto  Bacone: “L’amicizia raddoppia le gioie e divide i dolori a 
                      metà”. L’amicizia è un tesoro che va conservato e “chi vuole  conservare un amico, l’onori in presenza, lo lodi in assenza, l’aiuti nel  bisogno”.
Un proverbio cinese raccomanda di non cercare amici senza difetti perché si finisce per restare senza amici. E’ bello avere un amico: certi pesi si portano meglio in due.